L’egemonia culturale a destra è solo potere
Verrebbe insomma da consigliare alla destra di tenersi a una prudente distanza dalla tentazione dell’egemonia. Non perché essa non abbia il diritto di andarla a cercare. Ma perché semmai ha il dovere di tenerla ben distinta dalla sua azione di governo. È la differenza che corre tra chi pensa e chi fa. Laddove il primo scandaglia l’ignoto e il secondo si misura sulla realtà. Questa differenza si chiama pluralismo ed è un valore (e una distinzione) che andrebbe tenuta in maggior conto.
LA STAMPA
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