Manovra stipendi: la Juve trova un accordo che oggi verrà portato in tribunale
Antonio Barillà
TORINO. Già condannata a 10 punti di penalizzazione per il caso plusvalenze e scivolata di conseguenza al settimo posto in classifica, la Juventus sceglie la strada del patteggiamento per il secondo filone, quello sulla doppia manovra stipendi, sui rapporti con gli agenti e le partnership sospette con altre società. Ieri, dopo una lunga trattativa, è stato raggiunto il fatidico accordo, così si prospetta una multa senza ulteriore sottrazione di punti e il club bianconero si impegna a non ricorrere. Il provvedimento, lasciando immutata la classifica, permette di scontare anche un’eventuale sanzione Uefa senza ripercussioni sulla prossima stagione: in base al regolamento, infatti, un’esclusione da parte di Nyon dalle sue competizioni deve essere scontata alla prima qualificazione, così la Juve, nell’eventualità, rinuncerebbe subito alla Coppa ma avrebbe la possibilità di accostarsi senza handicap al prossimo campionato e disputare quindi, nel 2024-25, la competizione cui dovesse qualificarsi.
Alternativa alla multa, nel trattare l’accordo, era un’ammenda sommata a un’ulteriore lievissima sottrazione di punti, due o tre al massimo perché avrebbero permesso di conservare almeno l’accesso alla Conference League. Il calcolo era basato sulla posizione della squadra di Massimiliano Allegri, settima a 59 punti, dietro la Roma sesta con 60 e davanti alla coppia Torino-Fiorentina, ottavo posto a quota 53. Se i bianconeri fossero stati penalizzati di due punti, vincendo a Udine all’ultima giornata, avrebbero potuto agguantare i giallorossi se sconfitti dallo Spezia ma sarebbero rimasti comunque settimi perché in svantaggio negli scontri diretti; con tre punti di penalizzazione avrebbero potuto invece essere raggiunti da granata e viola rispetto ai quali però sono favoriti negli scontri diretti: in entrambi i casi la Juve avrebbe comunque avuto accesso alla Conference, traguardo minimo per assicurare la conclusione dei procedimenti in questa stagione senza rischio di strascichi che potessero compromettere la prossima, in ogni caso l’intesa sulla multa ha azzerato tutto.
Alla luce dell’accelerata nella trattativa e dell’accordo raggiunto, il processo che era in calendario il 15 giugno è stato anticipato a stamani: tocca quindi ai giudici del Tribunale federale nazionale ratificare oggi l’intesa, teoricamente respingibile se non ritenuta congrua.
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