Renzi al matrimonio in Giordania: le lenzuola di lino in dono al principe, il dialogo con Jill Biden e il genero di Trump
di Claudio Bozza
L’ex premier e la moglie Agnese unici italiani alle nozze con la saudita Rajwa. Ospiti anche William e Kate, la first lady Usa, Jared Kushner e il capo della Cia Burns
L’ex premier Matteo Renzi e la moglie Agnese sono stati gli unici italiani ospiti al royal wedding in Giordania per il sì del principe Hussein bin Abdullah II, 28 anni, e Rajwa Alseif, un anno più grande di lui, architetta di Riad dopo gli studi negli Usa.
Un invito atteso, anche perché, durante i suoi tre anni a Palazzo Chigi, Renzi aveva stretto buoni rapporti con il re Abdullah, mentre sua moglie Agnese aveva incontrato più volte Rania, consorte del sovrano amatissima in Giordania, e non solo. Per la grande festa, al popolo, è stata concessa una vacanza di due giorni, con tanto di maxi concerto allo stadio della capitale, dove hanno cantato numerose pop star arabe.
Al sontuoso matrimonio, oltre a 140 teste coronate giunte ad Amman da tutto il mondo, erano presenti anche i coniugi Renzi, che si sono presentati con abiti rigorosamente made in Florence. White tie di Stefano Ricci per l’ex premier e abito rosa per la moglie Agnese, come sempre vestita da Ermanno Scervino. E proprio quest’ultimo ha avuto l’incarico di scegliere il regalo di nozze per gli eredi al trono: preziose lenzuola in lino, con le iniziali degli sposi ricamate a mano, realizzate dalla Dea, azienda artigiana di Pistoia.
Prima che iniziasse la grande festa, Renzi e consorte hanno visitato Petra, scattandosi anche una foto davanti alla facciata del Tesoro, poi pubblicata sui social: «In Giordania per il royal wedding. Fuga di qualche ora con Agnese, immersi nella bellezza di Petra». Poi il ritorno ad Amman, dove la sposa ha percorso il corteo nuziale a bordo di una Rolls Royce Phantom V, realizzata nel 1968 su misura per la bisnonna del principe. Il sì è stato celebrato fra i fiori del giardino di palazzo Zahran costruito nel 1957 per la regina Zein Al Sharaf, madre del nonno dello sposo. Qui si erano giurati amore re Hussein e anche re Abdullah. Al primo grande ricevimento erano presenti ben duemila ospiti. Poi sono stati organizzati eventi più «ristretti» nell’arco di 48 ore, con imponenti misure di sicurezza.
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