Meloni e Schlein, “l’abisso tra le due leader”: Sallusti impietoso
Sì, in effetti di nuovo c’è che il partito che immaginava di guidare l’Italia si sta sciogliendo come neve al sole, che il dibattito interno è sceso ai livelli comici da assemblea studentesca. Non so per quanto la Schlein rimarrà alla guida del Pd, ma so che se anche si dimettesse domani per la sinistra ci vorranno anni a ricostruire qualche cosa di interessante per gli elettori e di utile al Paese, e non è neppure certo che ce la possa fare. Detto questo da oggi in avanti basta paragoni, la rivincita del Pd è fallita ancora prima del fischio di inizio. Ma la Meloni resta in campo, il “campo largo” dei conservatori: in palio c’è la conquista dell’Europa, altro che Schlein e i suoi uteri in affitto.
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