Rai, scoppia il caso Damilano. Via ai colloqui con i conduttori
di Antonella Baccaro
Alessandro Cattelan si sfila per la fascia di Fazio; Monica Maggioni in pole per sostituire Lucia Annunziata. Damilano è accusato di aver orchestrato, ai tempi della direzione dell’Espresso, lo scandalo dei fondi russi alla Lega in funzione anti-Salvini
Si apre una settimana impegnativa per la Rai alle prese con un’assemblea di bilancio, un’audizione dei vertici in commissione di Vigilanza e i colloqui dei direttori dei generi con i personaggi televisivi per mettere a punto il palinsesto autunnale.
Mercoledì scorso nel comitato editoriale sono stati scelti alcuni criteri. Primo: accelerare perché manca un mese alla presentazione dei palinsesti. Per questo molte trasmissioni verranno confermate, mentre potrebbe cambiare la loro collocazione e conduzione.
Secondo: le trasmissioni da confermare devono essere quelle competitive con la concorrenza, anche per trasmettere l’immagine di un’azienda meritocratica.
Terzo:
va attuata la riforma delle direzioni di genere che è stata soltanto
introdotta dalla precedente gestione, attribuendo alle reti caratteri
precisi. La prima sarà quella generalista, la seconda dell’intrattenimento e dello sport, la terza dell’informazione.
Se così sarà, la terza rete perderà il suo storico riferimento
culturale di sinistra. Ciascun direttore di genere dovrà fare i colloqui
con i personaggi televisivi e verificare disponibilità (sono da
sciogliere ancora molti nodi di conduttori che potrebbero lasciare e
altri che potrebbero arrivare) e concordare cachet e modalità
dell’impiego.
Non è ancora deciso come verranno sostituiti Fabio Fazio (Alessandro Cattelan ieri si è tirato fuori) e Lucia Annunziata (in pole position Monica Maggioni che potrebbe lasciare la trasmissione di approfondimento del lunedì sera a Francesco Giorgino), che si apre il caso Damilano. Il conduttore de Il cavallo e la torre su Rai3 è accusato dalla Lega di aver orchestrato, ai tempi della sua direzione a l’Espresso, lo scandalo dei fondi russi al Carroccio per sfavorire il leader Matteo Salvini alla vigilia delle Europee.
Pages: 1 2