Guerra Ucraina-Russia, le notizie di oggi | Diga vicino a Kherson distrutta dalle forze russe. Mosca nega e incolpa l’esercito ucraino

Ore 08:17 – Kiev: «L’attacco alla diga mette a rischio migliaia di civili»

«La Russia ha distrutto la diga di Kakhovka infliggendo probabilmente il più grande disastro tecnologico d’Europa degli ultimi decenni e mettendo a rischio migliaia di civili. Questo è un atroce crimine di guerra. L’unico modo per fermare la Russia, il più grande terrorista del 21mo secolo, è scacciarla dall’Ucraina», lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

Ore 07:53 – Zelensky: «I terroristi russi vanno scacciati dal Paese»

«Terroristi russi. La distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka conferma per il mondo intero che devono essere scacciati da ogni angolo della terra ucraina. A loro non dovrebbe essere lasciato un solo metro, perché usano ogni metro per il terrore. Solo la vittoria dell’Ucraina restituirà la sicurezza. E questa vittoria arriverà. I terroristi non potranno fermare l’Ucraina con acqua, missili o altro. Tutti i servizi funzionano. Ho convocato il Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale. Si prega di diffondere solo informazioni ufficiali e verificate»: lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Ore 07:46 – Amministrazione locale: «La diga di Nova Kakhovka non è crollata»

Alcuni meccanismi della diga di Nova Kakhovka, controllata dai russi, sono stati danneggiati per un bombardamento ucraino e c’è stato un innalzamento di 2,5 metri del livello dell’acqua nel bacino, ma la diga stessa «non è stata distrutta» e «non ci sarà una catastrofe». Lo ha detto il capo dell’amministrazione locale filorussa, Vladimir Leontyev, citato dall’agenzia Ria Novosti. Leontyev ha tuttavia aggiunto che potrebbe rendersi necessaria l’evacuazione di circa 300 case a valle, nelle località di Korsunki e Dnepryan.

Ore 07:39 – Zuppi a Kiev nell’ora più difficile: «La pace non resti solo un sogno»

(Gian Guido Vecchi) «La sofferenza e il dolore impongono l’insistenza della preghiera, e di cercare in tutti i modi di far sì che la pace non sia un sogno lontano ma diventi la realtà». Il cardinale Matteo Zuppi è arrivato ieri a Kiev come inviato del Papa, il primo viaggio da quando Francesco ha annunciato la sua «missione di pace» per l’Ucraina e, il 20 maggio, è divenuto ufficiale il suo incarico.

Qui l’articolo completo.

Ore 07:31 – Ucraina: «Danni alla diga, Zelensky convoca il Consiglio di sicurezza»

Zelensky ha convocato con urgenza il Consiglio di sicurezza nazionale dopo l’attacco alla diga e alla centrale idroelettrica di Kakhovka: lo ha annunciato il capo dell’ufficio del presidente, Andriy Yermak. «Centrale idroelettrica di Kakhovka. Un altro crimine di guerra commesso da terroristi russi. Il presidente ha convocato il Consiglio di sicurezza nazionale», ha scritto Yermak su Telegram.

Ore 07:30 – Mosca: «Diga Nova Kakhovka semidistrutta da bombe ucraine»

La diga di Nova Kakhovka, nella provincia ucraina di Kherson, è stata «parzialmente distrutta» a causa di bombardamenti ucraini, secondo quanto afferma il ministero delle Emergenze russo, citato dall’agenzia Ria Novosti. Il ministero afferma che non c’è pericolo per la popolazione delle regione.

Ore 07:07 – Kiev: «L’esercito russo dice di aver distrutto 8 carri Leopard ucraini»

L’esercito russo ha distrutto più di 1.500 soldati ucraini e 28 carri armati, tra cui otto Leopard e carri armati francesi AMX-10RC a tre ruote, nel tentativo di respingere un nuovo attacco delle forze armate ucraine nella direzione di Yuzhnodonets, ha detto il ministero della Difesa russo a Ria Novosti. Secondo l’agenzia, durante il 5 giugno, il nemico ha continuato l’offensiva, ma è stato fermato senza raggiungere i compiti previsti. Secondo il ministero le unità delle forze armate ucraine che hanno partecipato all’attacco «hanno subito danni significativi». Oltre a 28 carri armati, sono stati distrutti anche 109 veicoli corazzati da combattimento.

Ore 06:07 – Kiev, distrutti 35 missili da crociera; danni in città

Vasto attacco aereo nella notte delle forze russe sull’Ucraina con missili da crociera aerei Kh-101/Kh-555. Lo fanno sapere media ucraini secondo i quali «le difese aeree ucraine hanno intercettato tutti i 35 missili lanciati dalla Russia». Come riporta Ukrinform, secondo l’aeronautica delle forze armate ucraine, i russi hanno attaccato di nuovo dalla zona del Mar Caspio con sei bombardieri strategici Tu-95ms. Le forze di difesa aerea e i mezzi dell’aeronautica militare delle forze armate ucraine hanno distrutto tutti i 35 missili. La maggior parte degli X-101/X-555 si stavano dirigendo verso la capitale, l’area di competenza dell’Air Command Center.

Ore 06:11 – Kiev: Mosca ha fatto esplodere la diga di Nova Kakhovka, nel sud dell’Ucraina

L’esercito ucraino ha detto martedì che le forze di occupazione russe hanno fatto saltare in aria la diga della centrale idroelettrica di Kakhovskaya, a monte del Dnepr, nell’area di Khershon, e dal bacino è iniziata la fuoriuscita incontrollata di acqua. Un funzionario di Mosca con base nella città di Nova Kakhovka ha negato la notizia. «La diga di Kakhovka è stata fatta saltare in aria dalle forse di occupazione russe», scrive il comando sud delle forze armate ucraine sulla sua pagina Facebook. «L’entità della distruzione, la velocità e i volumi dell’acqua e le probabili aree di inondazione devono ancora essere chiarite». Reuters non è stato in grado di verificare immediatamente la dichiarazione ucraina. In precedenza, l’agenzia di stampa statale russa ha citato il sindaco di Nova Kakhovka, nominato da Mosca, che ha negato la notizia. «Tutto è tranquillo e calmo, non c’è proprio niente», secondo quanto riferisce l’agenzia russa Tass che cita quanto detto dal sindaco, Vladimir Leontiev.

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskiy terrà una riunione di emergenza sull’esplosione della diga di Nova Kakhova nel sud dell’Ucraina. Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina, lo ha dichiarato su Twitter.

Ore 05:30 – Il capo di stato maggiore Usa Milley: Kiev «ben preparata» per l’offensiva

L’Ucraina è «molto ben preparata» a condurre l’offensiva primaverile sui territori occupati dalle forze russe, anche se «è troppo presto per dire quali saranno gli esiti». Lo ha dichiarato all’emittente televisiva «Cnn» il capo di stato maggiore delle forze armate statunitensi, generale Mark Milley. Secondo il generale, l’Ucraina «combatte una guerra che costituisce una minaccia esistenziale per la sopravvivenza stessa» di quel Paese, e che è «di più ampio significato per il resto del mondo, per l’Europa, per gli Stati Uniti ma anche per il Globo».

Le dichiarazioni del generale giungono all’indomani di un pesante attacco delle forze ucraine lungo la linea del fronte nella regione di Donetsk, che per quantità e tipologia delle forze in campo sembra rappresentare la prima fase dell’offensiva primaverile anticipata per mesi da Kiev e dai Paesi occidentali che sostengono l’Ucraina. L’offensiva è stata preceduta nelle ultime settimane da attacchi e sabotaggi compiuti dall’Ucraina sul territorio della Russia, e in particolare nella regione di confine di Belgorod. A questo proposito, Milley non ha escluso che tali attacchi in territorio russo possano comportare una ulteriore intensificazione del conflitto: «Esiste sempre il rischio di una escalation», ha ammesso Milley, secondo cui gli Stati Uniti stanno osservando gli avvenimenti «molto, molto attentamente».

Ore 04:59 – Difesa russa, interrotta avanzata Kiev nel sud Donetsk

L’avanzata ucraina nel sud Donetsk è stata interrotta, dopo che le truppe hanno subito «pesanti perdite», ha fatto sapere il ministero della Difesa russo, citato dalla Cnn che non ha potuto, però, verificare la notizia con fonti indipendenti. Sul proprio canale Telegram, la Difesa afferma che le forze russe hanno respinto un’«offensiva su larga scala» e che quelle nemiche sono state oggetto di attacchi dell’esercito, dell’aviazione dall’assalto e tattica-operative, forze missilistiche e artiglieria. Secondo il ministero della Difesa russo, gli ucraini hanno perso nel sud Donetsk oltre 1.500 uomini, 28 carri armati, inclusi otto Leopard prodotti in Germania, e 109 veicoli corazzati da combattimento.

Il capo del gruppo mercenario russo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha definito fantasie sfrenate le dichiarazioni del ministro della Difesa di Mosca sulle perdite inflitte alle truppe ucraine. «Per distruggere un migliaio e mezzo di persone, deve essere un tale massacro, in un giorno, oltre 150 chilometri (90 miglia), un massacro infernale», ha detto il capo di Wagner su Telegram. «Pertanto, penso che queste siano solo alcune fantasie sfrenate». Prigozhin ha anche affermato che le truppe di Kiev sono avanzate vicino alla città ucraina orientale di Bakhmut, di cui la Russia ha dichiarato di aver preso il controllo il mese scorso. Le truppe russe, ha detto, stavano «lentamente» lasciando il villaggio di Berkhivka vicino a Bakhmut, cosa che ha definito una «disgrazia».

Ore 04:05 – Rientra allarme aereo tranne che a Luhansk e in Crimea

L’allarme aereo scattato stanotte in Ucraina è rientrato in tutte le regioni, tranne che a Luhansk e nella Crimea occupata, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa ucraina Unian.

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