Bibbiano, Claudio Foti assolto: «Mi chiamavano boss e lupo, ora vorrei incontrare la ragazza dell’inchiesta affidi»

Ha mai pensato di lasciare la professione?
«Io non ho mai smesso e le persone che più mi hanno aiutato a reggere l’isolamento, le calunnie e le fake news sono proprio le persone che ho curato e che sto continuando a curare. Mi piacerebbe incontrare la ragazza delle sedute di psicoterapia che mi hanno incriminato. Credo sia stata anche lei vittima di questa vicenda».

Vuole dire qualcosa ai 17 imputati in attesa di giudizio?
«In qualche modo a Bibbiano c’era un progetto di aiuto nei confronti di bambini e di famiglie sofferenti. Non conosco tutte le posizioni, ma quello che è accaduto a me dimostra che c’era un “castello”. Si parte da una costruzione che ho l’impressione verrà smontata».

CORRIERE.IT

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