Mario Draghi, il discorso al Mit: «L’Ucraina deve vincere la guerra o sarà la fine dell’Ue»

La nuova inflazione

Detto questo, nel nuovo mondo bisognerà convivere con una certa dose di inflazione, avverte l’ex presidente della Bce: «La guerra ha contribuito all’aumento delle pressioni inflazionistiche a breve termine, ma è anche probabile che inneschi cambiamenti duraturi che preannunciano un aumento dell’inflazione in futuro». Con il senno di poi, Draghi ammette che le banche centrali «avrebbero dovuto diagnosticare in anticipo il ritorno dell’inflazione persistente», ma esse «hanno in gran parte recuperato il tempo perduto». L’inflazione, però, «si sta dimostrando più resiliente di quanto inizialmente ipotizzato». E quindi la lotta contro il continuo aumento dei prezzi «richiederà probabilmente una cauta prosecuzione della stretta monetaria, sia attraverso tassi d’interesse ancora più elevati sia allungando i tempi prima che il loro corso possa essere invertito», ammonisce Draghi.

Profitti e salari

L’inflazione ha cause diverse tra Stati Uniti, dove è spinta dalla domanda, ed Europa, dove prevale il caro-energia. Nel vecchio continente, spiega Draghi, «stiamo assistendo a una lotta tra aziende e lavoratori su chi dovrebbe sopportare» il costo dell’inflazione. Le imprese, per ora, lo hanno messo sulle spalle dei consumatori, «mantenendo o addirittura aumentando i loro profitti». Di conseguenza i salari reali hanno perso potere d’acquisto e, alla fine del 2022, «erano ancora inferiori di circa il 4% rispetto ai livelli pre-pandemia».

Il futuro

Draghi è convinto che, «alla fine, le banche centrali riusciranno a riportare il tasso di inflazione ai loro obiettivi», tuttavia «l’economia avrà un aspetto molto diverso da quello a cui siamo abituati». Le tensioni internazionali continueranno a pesare sul tasso di crescita e il processo di «reshoring» per riportare in patria produzioni strategiche e riallocare le forniture presso Paesi affidabili potrebbe comportare un livello di inflazione più alto che in passato. Inoltre, «mi aspetto che i governi gestiscano deficit di bilancio permanentemente più elevati» per affrontare le nuove sfide, dal clima alla difesa, «senza indebolire la protezione sociale che rende unica l’Ue». E anche questo non aiuterà la discesa dei prezzi.

CORRIERE.IT

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