Usa, Trump incriminato per i documenti riservati di Mar-a-Lago va all’attacco: “Un giorno buio”. Cosa rischia e come cambia la corsa alla Casa Bianca

L’indagine sulle carte segrete di Trump ha origine nel 2021 quando gli Archivi Nazionali hanno notato che l’ex presidente non aveva consegnato tutte le carte al momento della fine della sua presidenza. Ne aveva fatto caricare degli scatoli e li aveva fatti portare nella residenza di Mar-A-Lago. Quindi è iniziato un braccio di ferro con l’autorità per le modalità di consegna dei documenti. Sino a che l’8 agosto del 2022 l’FBI ha compiuto un raid a Palm Beach e trovato gli scatoloni. Alcuni contenevano faldoni con documenti classificati top-secret. Fra questi ce ne è sui piani per un attacco all’Iran. Trump ne ha parlato in una telefonata che è stata intercettata e a fine maggio è finita fra le carte del procuratore. In queste si sente il tycoon rivendicarne il possesso.

La Casa Bianca non ha commentato le vicende giudiziarie dell’ex presidente sul quale pendono ancora delle inchieste: la prima è quella portata avanti in parallelo a quella di Mar-A-Lago sempre da Jack Smith sul ruolo del tycoon nell’assalto del 6 gennaio; la seconda riguarda invece le interferenze presunte sul voto alle presidenziali in Georgia. La decisione sull’incriminazione dovrebbe arrivare fra l’11 luglio e la fine di agosto.

LA STAMPA

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