Elly Schlein riunisce il Pd ma il suo punto fermo è solo il Gay Pride

Ma proprio nel Lazio, intorno a Rete democratica e a Claudio Mancini si sta (ri)strutturando una corrente vera e propria. I congressi regionali come copertura per organizzare i malumori. La spina che fa più male resta però lo strappo del leader di Demos Paolo Ciani, pacifista della prima ora, legato a Sant’Egidio, eletto nella lista Pd-Idp. Quel «sì» a Bruxelles all’uso delle risorse del Pnrr per l’approvvigionamento di armi e munizioni all’Ucraina è un solco profondo da colmare. Una posizione che nel Pd trova sempre più spazio. Su queste divisioni interne puntano i vari Calenda, Renzi e Conte per fare shopping. Proprio loro che dovevano essere terra di conquista. Ma Elly pensa al Gay pride. 

IL TEMPO

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