I leader ai funerali di Berlusconi: Conte non ci sarà, Schlein sì. E Bindi contesta il lutto
di Maria Teresa Meli
Oltre a Mattarella, a Milano Meloni, Salvini e Tajani. Poi Bossi, Orbán e gli ex premier Draghi e Monti. L’ex ministra: era divisivo. Renzi: lei parla solo male di altri
Giuseppe Conte non andrà ai funerali di Berlusconi. È una decisione di quelle che creano un certo scalpore. Primo, perché a disertare una cerimonia di Stato è un ex premier. Secondo, perché il leader del M5S era in maggioranza con Berlusconi ai tempi del governo Draghi. Governo che i due, insieme a Salvini, fecero poi saltare.
Elly Schlein, invece, non seguirà l’esempio del suo futuribile alleato. Dopo ore di tira e molla al Nazareno, che qualcuno nel Pd ha paragonato al «mi si nota di più se vengo o se non vengo per niente» di Nanni Moretti in Ecce Bombo, alla fine una decisione è stata presa. Schlein oggi andrà ai funerali. Con la segretaria i capigruppo dem Chiara Braga e Francesco Boccia. Prenderà parte alla cerimonia pure il segretario del Pd lombardo Vinicio Peluffo. Anche l’ex leader ds Fassino parteciperà alla cerimonia. E, se riuscirà a spostare un impegno all’estero fissato in precedenza, sarà presente pure Enrico Letta. Non hanno avuto esitazione alcuna a decidere di andare Renzi e Calenda, per una volta concordi.
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Dunque, Pd e Terzo polo non portano la battaglia politica contro il centrodestra fino alle estreme conseguenze e di fronte alla morte del leader di Forza Italia si fermano. Non così Conte. E come l’ex premier anche i rosso-verdi Fratoianni e Bonelli. I due hanno annunciato che diserteranno quell’appuntamento. Assente anche Bersani. Le opposizioni, quindi, non sono unite anche in questa occasione. Nel centrosinistra fa discutere la sospensione di una settimana delle votazioni di Camera e Senato, mentre divide e scatena polemiche la decisione di indire il lutto nazionale. Rosy Bindi, protagonista di più di una polemica con Berlusconi è dura: «Il lutto nazionale per una persona divisiva come Berlusconi non è una scelta opportuna. Ha segnato l’Italia in negativo e invece siamo nella fase della santificazione. Questo non va bene». Caustica la replica di Renzi: «Rosy è una donna che ha visibilità quando parla male di qualcun altro. Solitamente di Berlusconi, talvolta di me». Ma sulla stessa linea di Bindi si attestano Riccardo Ricciardi dei 5 stelle e Fratoianni. Accusa il primo: «Fa impressione una caserma della Guardia di Finanza con la bandiera a mezz’asta per uno condannato per frode fiscale». «Scelta eccessiva», la definisce Fratoianni, che chiede: «Quanti giorni di lutto avrebbe dovuto fare il Paese quando uccisero Falcone e Borsellino?». Tomaso Montanari, rettore dell’Università per stranieri di Siena, annuncia che nell’ateneo non ci saranno bandiere a mezz’asta.
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