Quel gesto inatteso tra Marina e Marta simbolo dell’impero in mano a due donne
Su Rai Uno Paolo Mieli fa l’analisi delle “fasi” del berlusconismo, prova a parlar di politica. Sono le 14 e 17 minuti quando si aprono i cancelli di Arcore. Esce il feretro. Seguono il fratello Paolo e i cinque figli, la compagna quasi come moglie. In duomo Veronica Lario siede fin dal principio, grande immobile e isolata dagli altri familiari, su una sedia in cui è scritto “Veronica Bartolini”. Sarebbe Miriam Bartolini, il suo vero nome, per l’esattezza. Gli analisti fanno risalire alla sua lettera sulle «vergini e il drago» l’inizio del declino dell’imperatore. Arriva Francesca Pascale. Maria De Filippi è seduta accanto a Silvia Toffanin, la compagna di Pier Silvio: è nel banco della famiglia, unica vestita di bianco. Perché così piaceva a lui, spiega la telecronaca di Canale Cinque: «Il nero non fa passare la luce», diceva il Presidente. Il bianco un omaggio. Mauro Crippa. La presidente della corte Costituzionale Silvana Sciarra. Alba Parietti e Iva Zanicchi. Matteo Salvini, che ieri si è fatto la barba su TikTok come voleva Lui, con Francesca Verdini in anfibi. Il padre di lei, Denis Verdini, che ha avuto una dispensa dagli arresti domiciliari per venire. La Russa, il medico Zangrillo desolato per non aver saputo garantire l’immortalità, Gentiloni Renzi Monti vicini a Draghi, i presidenti del Consiglio, Prodi assente per lutto, Conte assente per calcolo elettorale. Milano si riflette sui finestrini del carro funebre, siamo a Piazza Fontana, entrano in Duomo calciatori e dj, Franco Baresi il capitano, elegantissimo Briatore. «I taxi si sono fermati» dice la telecronaca di Canale Cinque, ma è vistosamente un parcheggio. C’è solo un presidente, intona in piazza la curva sud del Milan. La telecronista piange. Arriva la bara, coperta da rose rosse e bianche. Marta Fascina per tutta la cerimonia guarda solo il feretro. L’unica lacrima che scorre davvero è la sua. Il vescovo di Milano Marco Delpini fa un’omelia che sembra un’assoluzione da tutte le accuse: di modi, di stile di vita, di rapporti coi poteri anche opachi. Quando sei un uomo d’affari sei un uomo d’affari, ripete tre volte. «Non ti puoi fidare tanto degli altri, devi vincere». Voleva essere amato. Voleva essere contento, fare festa. Era un uomo. Veronica Lario annuisce impercettibilmente. In chiesa, intanto. Alessandra Mussolini, Michele Emiliano. Panicucci Zanicchi Parietti e Ilari Blasy. Barbara D’Urso. Elly Schlein con Francesco Boccia e la moglie Nunzia De Girolamo. Marina Berlusconi tiene per mano Marta Fascina, quando escono dalla Chiesa. Questa sì, è una foto da tenere presente. A parte i devoti del passato, i beneficiari di una vita. Questo, le donne del futuro, è il fermo immagine. Che ne sarà dopo di lui del potere. Dopo che i palloncini blu sono volati via, l’anima è andata. Adesso sono loro due, queste due donne con gli chignon biondo platino. Così lontane, così diverse. Così legate dal capriccio del destino e dal volere del “dottore”, invece. Sono loro che portano la partita. Gli altri, tutti figuranti allo spettacolare rito.
LA STAMPA
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