Il futuro di Forza Italia: il «reggente» sarà Tajani. Un congresso nel 2024
di Paola Di Caro
Gli azzurri vanno avanti dopo la perdita del leader Silvio Berlusconi. Si avvia l’iter congressuale e nel frattempo la guida sarà affidata al vicepremier
La prima notizia è che Forza Italia va avanti. Non implode, non si scioglie, né formalmente, il che sarebbe impossibile a pochi giorni dalla morte del leader, ma nemmeno sostanzialmente. Nei giorni in cui ad Arcore hanno reso omaggio all’ex premier nella camera ardente, i big del partito infatti hanno avuto l’assicurazione dalla famiglia Berlusconi che l’avventura può proseguire, con il loro appoggio sentimentale e anche economico. Per il momento, senza la presenza diretta di qualcuno dei familiari, ma in futuro chissà. In ogni caso, il mondo berlusconiano più stretto resta a cavallo. E manterrà un ruolo cruciale.
Questo passaggio era essenziale per dare il via al secondo: nominare una nuova guida provvisoria. Che sarà l’attuale vice presidente e coordinatore Antonio Tajani , che ieri ha avuto anche la notizia di una crescita di oltre due punti di FI nei sondaggi nonché un nuovo endorsement del Ppe. È lui che assumerà perlomeno la reggenza del partito fino ad un congresso che si terrà nei prossimi mesi, con ogni probabilità non prima del 2024. Ed è proprio per dare questi segnali e illustrare ogni fase del prossimo futuro che oggi alle 12 nella sede di FI a Roma lo stesso Tajani, i capigruppo Barelli, Ronzulli e Martusciello in rappresentanza degli europarlamentari — tutte le anime del partito insomma, una accanto all’altra — terranno una conferenza stampa.
Una forma di rassicurazione per parlamentari ed eletti sul territorio, agitatissimi e preoccupati per il futuro, un modo per evitare appunto che il panico possa provocare un esodo che non serve a nessuno. Nemmeno a Giorgia Meloni. «Noi abbiamo tutto l’interesse che ci sia un partito in salute in Italia che fa riferimento al Ppe. Il centrodestra è più forte se mantiene le sue anime diverse ma unite», dice il fedelissimo della premier Giovanbattista Fazzolari.
Quindi, oltre alle iniziative che
verranno messe in campo (tra cui due giorni di tesseramento il 24 e 25
giugno in tutta Italia), verrà illustrato il cammino: come prevede lo
statuto del partito, in caso di «impedimento permanente del leader» viene al più presto convocato un Comitato di presidenza che a sua volta convoca il Consiglio nazionale per indicare il nuovo presidente, che sarà reggente fino allo svolgimento del congresso.
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