L’Europa disumana

Il nuovo patto sulla migrazione che Johannson vanta come un passo avanti non cambierà nulla di quel che sta accadendo. Così come nulla cambieranno i pellegrinaggi in Tunisia o i tentati accordi con il generale Haftar in Libia. E così come nulla ha cambiato la politica italiana di criminalizzazione dei salvataggi: solo ieri, la nave Aurora di Sea Watch è stata multata, 3333 euro, e sottoposta a un fermo di venti giorni per la grave colpa di aver fatto sbarcare 39 migranti a Lampedusa e non a Trapani, dove per arrivare avrebbe impiegato altre 32 ore. “Non devono partire”, ha ripetuto il ministro della Difesa Guido Crosetto. Come se nei luoghi da cui partono, la Siria, i territori palestinesi, il Pakistan, fosse facile restare. Come non si trattasse di vita o di morte, di speranza o di disperazione. La segretaria pd Elly Schlein è tornata invocare una Mare nostrum europea, una missione di soccorso dell’Unione che metta fine alla farsa degli avvistamenti di Frontex. Ma quest’Europa, quella in cui né Ursula von der Leyen né Roberta Metsola hanno speso in queste ore neanche una parola, appare sorda, cieca, inconsapevole. Una fortezza senz’anima, che non sembra più nemmeno cercarla.

LA STAMPA

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