Il sollievo di Nordio. “Le intercettazioni avevano raggiunto livelli di barbarie”
Freno anche alla «condanna anticipata» che deriva dalle notizie riguardanti gli avvisi di garanzia diffuse a mezzo stampa. E ancora limitazione dei poteri del Pm per quel che riguarda «le sentenze di assoluzione». «Se una persona è già stata assolta in un processo, è irrazionale che il pm possa appellare», ha continuato il ministro della Giustizia. «Abbiamo limitato questa possibilità di appello, con paletti e limiti precedenti che abbiamo rispettato». «Cambieremo anche la Costituzione», ha promesso.
L’impianto della riforma andrà ora alle Camere, che per Nordio dovranno valutare «senza emotività». All’opposizione, come si sa, la riforma Nordio non piace. E la giornata di ieri è stata utile, a Schlein e compagni, per ribadire il loro pensiero. «Non c’è momento più sbagliato che cogliere la morte di Berlusconi per portare avanti riforme a spallate», ha attaccato la segretaria del Pd. Conte, sul tema, non ha voluto segnare le distanze dalla dem, anzi. «Dalle anticipazioni ricaviamo che la riforma introdurrà nuovi spazi di impunità, indebolendo i presidi contro la corruzione, oltre a colpire il diritto all’informazione», ha dichiarato il leader del Movimento 5 Stelle. La riforma promuoverebbe l’«impunità» e questa promozione sarebbe stata programma «in omaggio al Cav», secondo il pensiero contiano. Ora tocca al Parlamento. Le basi della riforma garantista sono in viaggio.
IL GIORNALE
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