Maturità 2023, domani la prima prova e le tracce del tema: che cosa c’è da sapere

Il colloquio

La prova orale, che si chiama «colloquio», è l’ultimo tassello dell’esame e si svolgerà a partire dalla settimana prossima, una volta che la commissione avrà corretto i due scritti. Per cominciare il colloquio sarà il presidente della commissione a sottoporre allo studente un testo, un documento, una foto o un grafico da commentare. E’ strutturata in tre parti. Nella prima lo studente deve dimostrare di conoscere i contenuti delle singole materie e di saperli mettere in relazione «in maniera critica e personale». Segue una parte che riguarda il Pcto, cioè il percorso di alternanza scuola-lavoro, che può essere presentato anche con un elaborato. Infine è prevista una parte che riguarda l’educazione civica e i progetti svolti dalla classe. Una parte finale è riservata al commento degli scritti e della loro correzione.

I voti

Da quando è entrata in vigore la riforma, nel 2019, l’esame in quanto tale pesa molto meno di un tempo nel voto finale. Fatto 100 il punteggio massimo, 40 crediti vengono dalla media dei voti nell’ultimo triennio (massimo 12 in terza, 13 in quarta e 15 in quinta); gli altri 60 sono divisi equamente fra le tre prove. La commissione ha a disposizione altri 5 punti «bonus» da assegnare tutti o in parte a propria discrezione ai candidati che sono stati ammessi all’esame con almeno 30 crediti e hanno totalizzato almeno 50 punti nelle tre prove d’esame. La lode può essere assegnata solo agli studenti ammessi con il massimo dei crediti e che hanno ottenuto il massimo dei voti nelle tre prove senza ricorrere al bonus. Viene decisa all’unanimità.

CORRIERE.IT

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