L’irritazione di Conte per il ritorno-show di Grillo

Domenico Di Sanzo

Sudato, appassionato, grintoso, quasi rabbioso. Sabato Giuseppe Conte ce l’ha messa tutta per tirarsi fuori dal cono d’ombra in cui era finito all’indomani delle elezioni politiche. Solo che anche stavolta ci ha pensato Beppe Grillo a rubargli la scena. Il comico, in silenzio da troppo tempo, è salito sul palco della manifestazione contro la precarietà e ha cominciato a parlare di «passamontagna» e «brigate di cittadinanza». Il risultato è che da due giorni non si parla d’altro. Grillo è diventato quasi un intralcio per Conte. Travolto dalle polemiche, il Garante è costretto a ingranare la retromarcia. Così prepara un video pacificatore. «Fermatevi, era una boutade. È possibile che prendiate tutto sul serio? Anche i giornali hanno esagerato un po’. Fermatevi», esordisce il comico. Che poi ironizza: «Mi sono arrivate delle notizie drammatiche è stato avvistato un idraulico di 70 anni che aggiustava 6 tombini di notte con il passamontagna. È stato visto un albanese di 64 anni con cazzuola che ha messo a posto 8 marciapiedi durante la notte con il passamontagna». Il resto del filmato corre tutto sul filo del paradosso, scandito dai refrain «fermatevi» e «finitela».

Diventa un caso anche una riunione di Conte con i capigruppo di Camera e Senato nella sede del Movimento a Roma. Presente anche Rocco Casalino. Alcune indiscrezioni parlano di un briefing convocato per discutere delle parole di Grillo. Dall’entourage dell’avvocato smentiscono con forza. «Si è trattato di una riunione di routine sui lavori parlamentari, per noi non c’è nessun caso-Grillo», dicono gli uomini dell’ex premier. Respinta anche la voce secondo cui il video riparatorio di Grillo sia stato ispirato da un pressing di Conte. «Non si sono sentiti, è stato Beppe che ha deciso di intervenire», la precisazione. Eppure la sensazione è quella di un nervosismo palpabile tra i contiani. Anche perché non è la prima volta che una provocazione di Grillo finisce per danneggiare il leader del M5s. I due staff non si parlano, infatti lo stesso Conte non si aspettava affatto un discorso così dirompente del fondatore dal palco della manifestazione romana di sabato. «Beppe ci ha rovinato la festa», sospira un deputato grillino. E nel gruppone in Parlamento c’è chi sospetta che Grillo abbia messo in difficoltà Conte di proposito, in preparazione di una nuova svolta ortodossa del M5s. Magari dopo le europee, forse con una nuova leadership. E si fanno sempre i nomi di Virginia Raggi e Chiara Appendino.

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