Pd, separati in casa ma costretti a convivere
L’ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, sostiene che Schlein potrebbe essere «silurata a breve» dai capicorrente che pure l’hanno sostenuta. La leader ieri ha avvertito che il «giochino di logorare i segretari» con lei non funzionerà. «Siamo qui per restare e restare insieme», ha avvertito. È un segnale ai nemici, e insieme la conferma di una situazione di forte tensione. Brucia l’accusa di subalternità al grillismo, rilanciata ieri dal candidato alla segreteria che lei ha sconfitto, Stefano Bonaccini. E l’attacco di Schlein a Renzi, richiamando i suoi rapporti con Silvio Berlusconi, è apparso un tentativo di esorcizzare la fronda montante evocando uno degli ex più detestati dal Pd. Ma non è detto che basterà a placare un malumore latente.
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