I segnali di cedimento

Irina Scherbakova

Gli eventi si susseguono a una velocità sconcertante. Da tempo tutti assistevano a una escalation del conflitto tra Yevgeny Prigozhin e i vertici dell’esercito russo e si meravigliavano di come Putin potesse tollerare una situazione del genere. Ma non dimentichiamo che la Wagner comandata da Prigozhin è stata chiamata in causa quando l’esercito ucraino ha portato a termine con successo un’offensiva e sono iniziati gli scontri per la conquista di Bakhmut. Prigozhin, allora, ha ricevuto carta bianca per reclutare mercenari nelle colonie penali. La presa di Bakhmut è costata un numero enorme di vittime e Prigozhin ha addossato la colpa ai comandanti corrotti dell’esercito. Putin sperava di gestire queste forze rimanendo al di sopra della mischia. Ma ha fatto male i suoi conti.

Prigozhin ha continuato a lanciare attacchi contro i vertici dell’esercito e il ministro della difesa, elargendo insulti a destra e a manca. In risposta alla richiesta di sottomettersi all’esercito, Prigozhin ha fatto il passo più lungo della gamba e ha mandato un ultimatum. E ha dimostrato tutta la serietà delle sue intenzioni occupando Rostov sul Don e avvicinandosi a Voronezh. Anche se Lukashenko è riuscito a convincere Prigozhin a interrompere la «marcia della giustizia» verso Mosca resta comunque una testimonianza di un sistema di governo che inizia a cedere. È una crisi interna profonda che dimostra la debolezza del regime putiniano.

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.